Caso clinico trattato con il training autogeno inferiore e superiore e con gli esercizi di attivazione corporea
Soggetto: Marco 25 anni studente universitario, presenta un blocco nella prosecuzione degli esami universitari. Dichiara di soffrire di stati d’ansia e difficoltà del respiro. Ci focalizziamo sull’ansia e blocco del respiro con il colloquio clinico. Dopo alcune sedute queste problematiche appaiono quasi del tutto risolte.
Inoltre Marco si presenta con una diagnosi di fibromialgia fatta da un reumatologo. Si ipotizzia una difesa dall’aggressività e dall’emozione di rabbia rimossa che mette a soqquadro la personalità. Si introduce allora il training autogeno di base e successivamente quello superiore ed anche questa sintomatologia migliora. Il benessere tuttavia non è ancora soddisfacente poiché nei movimenti corporei c’è molto impaccio e la mente continua a vagare per conto suo. Si rileva una scissione nella personalità del paziente tra componente cognitiva e senso percettiva. Di qui l’idea di integrare la psicoterapia autogena con il Movimento Attivo per curare questo particolare problema (fibromialgia) e quindi introduciamo il metodo del “sentire il corpo”. Dopo alcuni mesi osserviamo un notevole miglioramento sia sul piano corporeo che su quello psichico. Infatti migliorano la respirazione, il ritmo veglia sonno, la concentrazione, la percezione di sé e il benessere in generale. Il paziente continua a esercitarsi a casa per tre volte alla settimana con gli esercizi psico corporei appresi con il clinico. I vissuti vengono poi elaborati in studio. Dopo 6 mesi scompaiono i sintomi fibromialgici e il paziente migliora la coordinazione senso motoria e si sente sereno nel corpo e nella mente.
Esercizi di attivazione corporea:
1) mobilità articolare
2) movimento a terra
3) allungamento
4) mimica: tensione e distensione
5) attività di riscaldamento
6) movimento libero (con musica)